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Napoleone e l'Accademia - Mostra Virtuale dell'Accademia di belle Arti di Brera

a cura di Anna Mariani, Chiara Nenci, Sophia Radici e Sara Rizzi

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Napoleone e l'Accademia - Mostra Virtuale dell'Accademia di belle Arti di Brera

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La mostra, a cura di Anna Mariani, Chiara Nenci, Sophia Radici e Sara Rizzi, è stata concepita all’interno delle iniziative promosse dal Comitato nazionale per il Bicentenario Napoleonico 1821-2021.

Il percorso si articola in tre sezioni: Una Brera Napoleonica, Il grande Concorso del 1802 e 1806: il primo Salon di Brera.

Nella Milano napoleonica l’istituzione braidense vide crescere il proprio prestigio anche per merito di grandi artisti, quali Andrea Appiani, Giuseppe Bossi e Antonio Canova. Nel 1802 il Palazzo ospitò il grande Concorso per un dipinto celebrativo dedicato alla Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, oggi raccontato al pubblico in una sala che è virtualmente restituita nel percorso della mostra. Nel 1806 Giuseppe Bossi aprì al pubblico per la prima volta, con inediti accostamenti, le sale in cui le opere degli studenti più meritevoli erano esposte accanto a modelli del passato e a numerosi calchi in gesso per il confronto con l’antico.

L’ambiente digitale, la cui progettazione si deve a Brixel Digital Creative Agency, ha offerto l’opportunità di estendere a un più largo pubblico la fruizione di una parte del patrimonio dell’Accademia, attraverso documentazione fotografica ad alta definizione, realizzata con un approccio inedito dal prof. Roberto Rosso (Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte) e Flavia Berizzi (Scuola di Restauro), autrice della campagna di rilievo fotogrammetrico 3D delle sculture.

La Scuola di Restauro Camillo Boito e la Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte dell’Accademia hanno reso possibile, attraverso una campagna di restauro, conservazione e digitalizzazione, l’esposizione virtuale di oltre 70 opere fino ad oggi non visibili al pubblico, partendo dal progetto di tesi di Sophia Radici e Sara Rizzi, Scuola di Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico.

Il progetto è patrocinato da: Ministero della Cultura, Destination Napoleon, Comitato per il Bicentenario Napoleonico 1821-2021 e Rete dell’800 Lombardo.

Nota per l’allestimento

L’allestimento di fantasia concepito per questa mostra evoca alcuni luoghi reali del Palazzo senza l’intento di una restituzione filologica degli ambienti. Nella prima sala, si sono voluti tuttavia riprendere alcuni elementi del Salone Napoleonico precedenti la distruzione causata dai bombardamenti dell’ultima guerra, come l’apertura delle finestre. Nell’ultima sala si delinea la disposizione di alcune opere seguendo la descrizione offerta da Giuseppe Bossi.

Per l’accompagnamento musicale sono state selezionate, su segnalazione di Anelide Nascimbene, docente di Storia della musica presso il Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano, le composizioni che testimoniano il gusto e le abitudini musicali della corte francese a Milano nell’epoca napoleonica. Si tratta di autori e opere presenti nell’Inventario delle musiche della corte francese conservato nell’Archivio di Stato di Milano e redatto nell’aprile del 1814 da funzionari austriaci successivamente alla partenza dei Beauharnais per Monaco di Baviera.

È possibile avviare l’ascolto all’inizio di ogni sezione cliccando sui titoli delle opere.

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